IL RAPPORTO DOING BUSINESS
Con il digitale il notaio spinge la competitività
I notai mettono le ali alla competitività del Paese, grazie al loro apporto di semplificazione e garanzia nei trasferimenti immobiliari e nella costituzione di società. Lo dicono i numeri del rapporto Doing business 2018, redatto dalla Banca mondiale e analizzato dal Consiglio nazionale del notariato.
Nella voce dedicata ai trasferimenti immobiliari miglioriamo di una posizione, collocandoci al 23esimo posto: siamo molto davanti a Germania, Spagna e Svizzera, soprattutto grazie a strumenti come la trasmissione telematica di tutti gli atti relativi alle compravendite. Anche nella graduatoria che riguarda la costituzione di nuove società la performance è ottima: abbiamo recuperato 24 gradini rispetto al 2013-2014 e, ancora una volta, siamo davanti alla Germania. Un andamento sul quale hanno avuto grande impatto la riforma delle srl e l’apporto dei notai in fase di costituzione delle società. Con un ruolo primario del digitale.
Proprio della nuova funzione del notaio rispetto alle evoluzioni del diritto e alle innovazioni tecnologiche si è parlato ieri durante un convegno a Roma: la Fondazione italiana del notariato ha presentato una ricerca che esplora il tema, preparata con la collaborazione di nove università di tutta Italia. Massimo Palazzo, presidente della Fondazione, spiega: «La legge non è, ormai, più in grado di regolare da sola la complessità moderna. In molti settori sono decisive le indicazioni che arrivano dalla giurisprudenza, ma pesano sempre di più anche i contratti tra privati. È in questo campo che il notaio ha assunto un nuovo ruolo propulsivo di costruttore della legge. La ricerca mette in evidenza proprio il grande peso che ha assunto l’autonomia privata».
Un ruolo nuovo del quale ha parlato anche il presidente della Corte costituzionale, Paolo Grossi: «Mai come oggi, con lo spostamento dell’asse del diritto dal legislatore alla prassi, ai notai spetta una qualifica nuova. I notai sono chiamati a un ruolo attivo, di “facitori” del diritto».Giuseppe Latour IlSole24Ore
Nella voce dedicata ai trasferimenti immobiliari miglioriamo di una posizione, collocandoci al 23esimo posto: siamo molto davanti a Germania, Spagna e Svizzera, soprattutto grazie a strumenti come la trasmissione telematica di tutti gli atti relativi alle compravendite. Anche nella graduatoria che riguarda la costituzione di nuove società la performance è ottima: abbiamo recuperato 24 gradini rispetto al 2013-2014 e, ancora una volta, siamo davanti alla Germania. Un andamento sul quale hanno avuto grande impatto la riforma delle srl e l’apporto dei notai in fase di costituzione delle società. Con un ruolo primario del digitale.
Proprio della nuova funzione del notaio rispetto alle evoluzioni del diritto e alle innovazioni tecnologiche si è parlato ieri durante un convegno a Roma: la Fondazione italiana del notariato ha presentato una ricerca che esplora il tema, preparata con la collaborazione di nove università di tutta Italia. Massimo Palazzo, presidente della Fondazione, spiega: «La legge non è, ormai, più in grado di regolare da sola la complessità moderna. In molti settori sono decisive le indicazioni che arrivano dalla giurisprudenza, ma pesano sempre di più anche i contratti tra privati. È in questo campo che il notaio ha assunto un nuovo ruolo propulsivo di costruttore della legge. La ricerca mette in evidenza proprio il grande peso che ha assunto l’autonomia privata».
Un ruolo nuovo del quale ha parlato anche il presidente della Corte costituzionale, Paolo Grossi: «Mai come oggi, con lo spostamento dell’asse del diritto dal legislatore alla prassi, ai notai spetta una qualifica nuova. I notai sono chiamati a un ruolo attivo, di “facitori” del diritto».Giuseppe Latour IlSole24Ore